Una pagina di storia ricca di
mistero
Sinigo ( Merano )
Recensione sulla ricerca dal giornale locale "CRONACA DI MERANO" del 22 gennaio 2006.
“
OBIETTIVO ACQUA
PESANTE ”
Nel
mese di aprile
del 1945 l’Italia settentrionale corse un gravissimo pericolo
di distruzione.
. . .
Era
il periodo finale della guerra, l’Italia
era ovunque una distesa di macerie
e di ceneri fumanti, pur tuttavia gli americani continuavano i
bombardamenti,
anche se spesso avevano poche informazioni e frammentarie, dai loro
agenti sul
nostro territorio.
Questa
misteriosa storia è stata pubblicata su un giornale
dell’Alto Adige e racconta
dell’interessamento di due eminenti scienziati
tedeschi HARTECK ed
ESAU’ verso lo stabilimento della
Montecatini di Merano Sinigo che produceva acqua pesante.
E’
stato anzi accertato, che, proprio questi due
eminenti scienziati scesero
proprio a
Merano nel maggio del 1943 e che in seguito scrissero un rapporto sulla
loro
visita il 27 maggio di quell’anno. (Bericht
ùber den Besuch in Meran)
La fornitrice di
questo essenziale elemento per la fissione atomica, era stato
bombardato in tre
riprese, in Norvegia, perciò l’ing. Orsoni fu
convocato presso il
laboratorio segreto del grandissimo stabilimento di Leuna. Qui si voleva
stabilire un potenziamento
dello stabilimento meranese nella produzione di acqua pesante.
Furono soprattutto
il dott. Fritz deer
Meer,
plenipotenziario del Reich per gli armamenti in Italia e il dott.
Butefisch,
direttore dello stabilimento BUNA di Auschwitz a far pressione presso
l’italiano, “Perché si considera
opportuno servirsi di altre piccole centrali
di elettrolisi”.
L’Office
of Dstrategic Services , l’OSS americano ricevette
nel novembre del 1944 informazioni importanti sugli studi atomici
tedeschi, non
solo, ma si seppe
anche che molti
ufficiali tedeschi erano stati convocati urgentemente in Austria, a
Stockerau
ai primi di ottobre sull’impiego imminente di nuove bombe e
che sarebbe partita
anche la produzione industriale di tale arma.
Il
primo rapporto confidenziale americano era del 30
dicembre 1944 e il 3° gruppo fotografico Reconnaissance
informò della presenza
a Sinigo, periferia di Merano, di produzione di metanolo. Il
secondo rapporto
era datato 8 gennaio 1945, con un’informazione dettagliata
del luogo e con la
conferma di produzione di idrogeno e metanolo, nell’ordine di
30 tonn.
giornaliere.
Al
laboratorio Tutti, fino ad oggi,
hanno creduto a un
bombardamento causale, però rimasero uccisi
7 operai nel locale mensa, proprio
accanto al laboratorio di elettrolisi.
Ancora
più misteriosa la scomparsa, nel marzo del 1945, di
molte ampolle che
dal laboratorio
atomico di Tuchola, erano trasportate a Verona.
Erano contrassegnate dalle sigle U234 e U235 e avevano il
timbro
della I.G. Farbenindustrie AG. Con quel carico viaggiavano anche
provette di
uranio e numerose relazioni scritte sull’energia atomica, sui
sistemi di
comando dei missili radioguidati.
BREVI
BIOGRAFIE
P.
HARTECK
Scienziato
austriaco e assistente di Fritz Haber (gas
nervini), direttore istituto per la fisica-chimica e elettrochimica ad
Amburgo.
Fu preso prigioniero dagli inglesi e trattenuto a Farm Hall fino al
1946, poi ritornò ancora all’Università
di Amburgo, in seguito professore al
Politecnico Rensselaer di Troy (New York)
A.
ESAU
Scienziato tedesco di
fisica sperimentale a Jena.
Dal 1942, con tessera nazista dal 1933, diventa delegato alla ricerca
nucleare
e sulle alte frequenze. Arrestato dagli americani nei Paesi Bassi, con
l’accusa
di saccheggio di proprietà
ebraiche
olandesi, è assolto nel 1948.
Nel 1949 è incaricato di insegnamento
all’Università di Aquisgrana. Dal 1952 fu alla
direzione dell’Ist. Sperimentale
per l’aereonautica di Mulheim.